martedì 28 aprile 2009

La Quasar I ed il suo equipaggio alla Regata Roma per tutti 2009




Una barca di 35 piedi per 35 ore a 35 nodi con mare in burrasca.


La Quasar I, un Jeanneau Sun Odyssey 35 del 2004, è la barca piu’ piccola e meno attrezzata della flotta.
L’equipaggio: Fernando, Bernardino, Francesca, Adriano e Piero.
Fernando e Bernardino armatori e timonieri con esperienze di regate costiere e di altura e soprattutto di navigazione in coppia.
Francesca, patentata da 6 anni con il ruolo di drizzista esperienza sospesa per qualche anno… ma donna coraggiosa.
Adriano patentato da diversi anni con il ruolo di prodiere… conosce bene la barca avendoci regalato per tre anni consecutivi.
Piero patentato da pochi mesi… con il ruolo di trailer… il meno esperto ma il piu’ tosto sia per volonta’ sia per il suo fisico alla rambo.

Ci trasferiamo al porto di Riva di Traiano il 17 aprile si mettono a punto le ultime cose… si incontrano amici e se ne conoscono di nuovi, si da una occhiata alle barche concorrenti… oddio sono tutte piu’ attrezzate della nostra e tutte piu’ grandi, speriamo di arrivare nel tempo massimo e possibilmente non ultimi, questo e’ quello che ci diciamo e ci promettiamo uno con l’ altro. Ricontrolliamo tutte le attrezzature di sicurezza… ripassiamo il loro impiego… stiamo tranquilli 3/5 dell’ equipaggio ha partecipato al corso di sopravvivenza in mare.


E’ la prima regata cosi’ impegnativa, 535 miglia non sono poche, ma riteniamo di avere l’esperienza per provare.
Sabato 18 aprile

Ci bollano il motore e ci chiudono con un elastico l’ elica abbattibile, arriva la cambusa sistemiamo tutto e subito a nanna.

Domenica 19 aprile

alle 11 arriva il gommone del comitato che ci porta fuori dal porto, issiamo le vele, man mano escono tutti.
Alle 12 si parte per l’ avventura. Vento debole, pioggia e mare poco mosso, lasciamo la linea di partenza dopo pochi minuti ma per doppiare la boa di disimpegno dobbiamo fare un paio di bordi, riusciamo a svincolarci e dietro di noi rimangono una manciata di barche. Bene cosi’, si opta per una rotta alta dalla costa, e saliamo, si naviga a due nodi ma intorno a noi contiamo una quindicina di barche, non stiamo messi proprio male, con venti leggeri la Quasar I sa difendersi. Arriva la notte e il vento si ferma del tutto restiamo impantanati per circa due ore nella bonaccia, siamo arrivati al traverso di Torvajanica, le miglia fatte non sono tante ma le altre barche le vediamo tutte. Non appena si alza una bava di vento proviamo a puntare Capo d’ Anzio ma si scende troppo e decidiamo di virare ancora verso il largo. Intanto i turni si susseguono, turni di tre ore a coppia con uno a disposizione.


Alle 10 del mattino ci ritroviamo con la prua verso Zannone, vento a lasco 5/6 nodi. Alle 14 stiamo a ridosso di Zannone ed il vento cala ancora le 15 barche stanno tutte lì a lottare con la bonaccia la barca procede lentamente a un nodo. Verso le 17 il vento comincia ad alzarsi, decidiamo di issare il gennaker e di tangonarlo, la barca viaggia che è una meraviglia, non stavamo nella pelle nel vedere una decina di barche dietro noi che arrancavano. Fino alle 19 veleggiamo con le vele spiegate anche se il vento era salito a 20 nodi, ma la barca va.


Si sta facendo buio decidiamo nostro malgrado di ammainare il gennaker per paura del buio. Navighiamo verso il cancello di Ventotene con il fiocco tutto aperto ma dando una mano di terzaroli alla randa. Perdiamo qualche posto perche’ le altre barche, con equipaggi piu’ esperti, non ammainano gli spi. Entriamo dentro il cancello di Ventotene alle 22.13 in fila indiana con le altre barche, al massimo ci hanno preso 27 minuti, ma pensiamo che con i compensati non stiamo messi male. Abbiamo percorso circa 120/130 miglia.
Passata Cala la Nave dirigiamo la prua verso Lipari, il vento spinge sempre al lasco, cerchiamo di prendere la seconda mano di terzaroli… ma c'è qualche problema… il vento sale fino a 35 nodi, il mare inizia a montare, la pioggia non ci lascia mai. La barca inizia a straorzare decidiamo di ridurre il fiocco e ammainiamo la randa, la barca va che e’ una meraviglia raggiunge anche punte di 10 nodi di velocita’ e non scende mai sotto gli 8 nodi. Qui iniziano i primi guai, Francesca nonostante il cerotto inizia a star male… dopo un po’ è fuori combattimento scende in cuccetta. L’ ETA sul Gps segna ore 21 arrivo a Lipari. Dalle 3 alle 6 in coperta c’eravamo io ed Adriano lascio il timone ad Adriano e ci divertiamo un mondo a vedere la barca stabile e veloce che viaggia come un treno con vento forte di lasco. Notiamo che quando il vento supera i 30 nodi le sartie fischiano… non eravamo abituati a questi segnali ne’ a timonare in quelle condizioni, ma man mano che prendiamo confidenza con la nuova situazione tutto ci sembrava normale. Alle 6 viene su l’ altro turno ed Adriano va in cuccetta a riposarsi, si mette sul divanetto della dinette ma una straorzata lo fa volare e batte il fianco destro sul supporto del tavolo, rimane per qualche minuto senza fiato e dolorante… non si puo’ muovere, anche lui è fuori dai giochi da qui in avanti si sostiene con fiale di antidolorifici e rimane in cuccetta. I turni saltano tutti, siamo rimasti in tre a poter condurre la barca e da li’ in avanti restiamo tutti e tre nel pozzetto alternandoci io e Fernando al timone con Piero che dava una mano dove poteva. La situazione, con il passar delle ore, diventa pesante: zuppi, nonostante la cerata, mal nutriti, un freddo cane che entra nelle ossa. Ma si continua a navigare tutto il giorno con venti che arrivano fino a 42 nodi ed il mare ormai in burrasca da diverse ore. La barca è sotto controllo, qualche straorzata ogni tanto ma niente di piu’. Verso le 19 avvisiamo il comitato che stiamo a 15 miglia dal cancello e la barca la portiamo sotto Lipari, mancano solo 6 miglia. Fernando al timone ed io con il Gps per guidarlo tra le tre isole Salina, Lipari Vulcano decidiamo di passare sopra a Salina ma con il fiocco ridotto e’ impossibile, le virate sono ovviamente troppo larghe, sarebbe d'obbligo issare la randa… ma con una sola mano di terzaroli, il vento tira da 30/35 nodi e la randa non sale...il meolo si è ingarbugliato con la borosa...non ci fidiamo ad andare all'albero per risolvere il problema.

A questo punto io cedo di schianto, ho bisogno di riposare… sono cotto sia fisicamente che mentalmente, devo scendere in cuccetta e’ la sola cosa che desidero e voglio. Prima di addormentarmi sento il rumore del motore, ho pensato che lo avevano acceso per sicurezza e che stavamo passando il cancello di Lipari… ho anche pensato che erano dei grandi, avevano trovato il sistema per salire verso Salina... e mi sono addormentato. Verso le 3 ho sentito Piero che mi chiamava” Dai Bernardino sali… non abbiamo piu’ energie” in un attimo mi sono rivestito con tutti gli abiti bagnati e sono uscito in pozzetto agganciandomi alla life line, invitando gli altri ad andare a riposare.
Fernando mi sussurra “Bernardi’ abbiamo un altro problema! Il motore ha qualche problema al raffreddamento, la spia rossa si accende”. Potrebbe dipendere dalle batterie. Fernando e Piero scendono sotto coperta, la barca è a 20miglia da Lipari con prua verso Ventotene. Benissimo penso, guardo dietro e vedo le luci di 5 barche in avvicinamento, chiamo Piero per issare la randa visto che il vento era un po’ calato, ma lui mi risponde “ lo facciamo con il giorno”un po’ stupito continuo a timonare. Ma verso le 5 decido di mettere il pilota automatico ed issare la randa da solo, Piero non appena sentito il rumore delle vele, sale e mi annuncia che non avevamo passato Lipari e che stavamo tornando indietro, insomma che ci eravamo ritirati. Nel frattempo si sveglia anche Adriano, Francesca e Fernando. Cerchiamo di ricostruire gli eventi e capire cosa fosse successo ed iniziamo a chiederci: Perche’ non siamo rimasti a ridosso dell’ isola aspettando il giorno? Perche’ quando sono salito non mi hanno detto che ci eravamo ritirati?Perché? Perché? La risposta alla fine è solo una, che siamo tutti scoppiati, mentalmente e fisicamente. Non si puo’ timonate una barca per 35 ore con vento a 35 nodi sotto la pioggia, riposando poco e mangiando di meno. Quando il gruppo si e’ rimesso in sesto e ci siamo potuti confortare abbiamo con 5 minuti aggiustato la girante e sbogliato il meolo della randa che si era imbrogliato con il secondo terzarolo impedendoci di aprile la randa al cancello di Lipari...anche se troppo tardi, ormai siamo a 60 miglia da Lipari...con la coda tra le gambe rientriamo al Porto di Roma. Giovedi’ 23 aprile alle ore19 eravamo a terra.


Abbiamo seguito la regata da internet, il tempo massimo scadeva domenica 23 aprile alle 12 ed Amatola, che e’ stata sempre dietro a noi, si e’classificata terza di classe...


La delusione e’ stata tanta… ma questa regata ci ha fatto conoscere i nostri limiti mentali e fisici, il mare ci ha insegnato qualcosa in più e il prossimo anno potremo ripetere questa esperienza con maggiori possibilità di riuscita.



Buon vento a tutte le persone che come noi amano il mare ed il vento.


Bernardino Pera

lunedì 27 aprile 2009

Miceli tenta il record Roma Cartagine


Terminata da pochi giorni la Roma X 2, al 3° posto nella sua classe, e dopo il 2° posto in over hall e primo di classe alla Regata dei Cetacei/Balene, Matteo Miceli è già pronto per una nuova sfida col suo Este 40, è in attesa della finestra meteo giusta per tentare il record sulla rotta Roma - Cartagine! La partenza potrebbe essere per il 29 Aprile, a bordo con lui ci sarà Andrea de Marinis con il solo compito di documentare l'impresa.


Contestualmente partiranno Andrea Mura e Guido Maisto, già vincitori della Roma X 2, col loro 50 piedi Vento di Sardegna per stabilire il record in equipaggio sulla rotta Ventotene – Cartagine, primato detenuto da “Ciccio” Manzoli che lo stabilì nel 2006 con Cotonella.
Il comitato organizzatore del Record è costituito dalla Federazione Tunisina della Vela , dalla Federazione Italiana della Vela, dal Circolo Velico Ventotene, dai Club Nautici di Sidi Bou Said, di Hammamet e della Goulette.
Foto e filmati della sfida ai Record saranno in rete a partire dal 28 aprile sul sito http://www.carthagodilectaest.com/
Buon vento Matteo!

Un po di delfini!!

Un pomeriggio in compagnia dei delfini, più di un'ora di filmati riassunti in 17 minuti...peccato la qualità video non renda onore allo spettacolo offerto da queste creature meravigliose!

domenica 26 aprile 2009

mercoledì 22 aprile 2009

Diario del giro d'Italia su Akira

Armatore e skipper Guido Rispoli

Co skipper Karin Lutz

Equipaggio

Giorgio Caruso

Sonia Bordacchini

Roberto Signetti

Massimo Arata (da Messina a Portorose)



Info meteo personalizzate Navimeteo di Gianfranco Meggiorin


Percorse 1202 nm in 7 g 17h

Partenza da San Remo Portosole, passaggio per lo Stretto di Messina, arrivo a Portorose (Slovenia)

Venerdi 10 Aprile 2009

Ore 16.30 molliamo gli ormeggi da San Remo Porto Sole, prua 100° di bolina con 12,5 knt da ESE si naviga a 7,5 knt...un ottimo inizio!

Teniamo una rotta alta rispetto a Capo Corso per passare a nord di Capraia, sono previsti colpi di vento, c'è una bassa pressione ad Ovest della Sardegna. Altre sono previste per i prossimi giorni sulla nostra rotta!!! Da Navimeteo consigliano una rotta più sotto costa siamo costretti a rollare il genoa e proseguire a motore controvento e a sbattere sull'onda di prua!


Sabato 11 Aprile 2009

La notte passa tranquilla e al mattino alle 9.30 siamo tra l'Elba e Capraia di nuovo a vela di bolina andiamo a 7.8 knt con 12 knt di reale. Riposiamo un po le orecchie!

18.20 siamo di nuovo a motore nell'arcipelago toscano tra il Giglio e Giannutri e facciamo rotta su Nettuno dove arriveremo domattina verso le 7.00 per fare rifornimento di carburante.

Notte tutta a motore...ci vorrà ancora qualche giorno per abituarsi ai turni di guardia...

Domenica 12 Aprile 2009

7.40 Nettuno molo del distributore carburante, aspettiamo che apra...

9.00 di nuovo in navigazione verso Messina.

All'altezza di San Felice Circeo rinfonza il vento e il mare si fa mosso, si va a motore, tanto per cambiare vento e onda sul muso!!

19.31 Avviso di burrasca dal metomar sul Tirreno meridionale prevista per la notte, Navimeteo consiglia di fermarci, passeremo la notte a Procida.

Inizia a piovere, felici di essere in porto!

Lunedi 13 Aprile 2009

8.30 Procida. In banchina ci sono 20 knt, il disormeggio non è affatto facile nonostante l'aiuto del gommone...alcuni attimi da brivido, tutto sommato alla fine tutto liscio, a parte il candeliere piegato a un first 47!

10.00 navighiamo nel Golfo di Napoli a vela si va a 8.5 knt di bolina! Il cielo è ancora minaccioso, seguiamo la perturbazione...

Superata Capri il vento è praticamente nullo, diamo motore, fino a sera tutto tranquillo, avvistiamo qualche delfino, si cena e io vado a dormire, quando vengo svegliata per il mio turno è notte, c'è mare formato e 25 knt di reale al traverso, Akira fila a 9 knt con 2 mani alla randa e il fiocco, siamo tra Stromboli e la costa Calabra.

Martedi 14 Aprile 2009

9.38 siamo tra Scilla e Cariddi con un tempo da lupi, freddo, pioggia e nubi basse e nere, sosteremo a Messina per un cambio di equipaggio, scendono Karin e Roberto e sale a bordo Massimo.

Percorse 189 nm in 24 h! Nel prendere la prima mano di terzaroli si è scalzata la borosa, dunque meglio non usarla, o tutta randa o due mani da adesso.

Andiamo alla ricerca di arancini e cannoli...ce li siamo meritati!

16.30 Facciamo il pieno di gasolio e ripartiamo per uscire dallo stretto, rotta per Santa Maria di Leuca.

Qualche ora a vela poi motore, notte tranquilla.


Mercoledi 15 Aprile 2009

6.00 Sono di guardia Guido e Massimo prendono due mani di terzaroli, alle 9.00 sostituisco Massimo e ridiamo le due mani alla randa, abbiamo non più di 15 knt al lasco, mettiamo su il gennaker!!

9.50 siamo all'altezza di Crotone, attraverseremo il Golfo di Taranto verso Santa Maria di Leuca, il vento è calato e col gennaker siamo a 6.5 knt, per rispettare la tabella di marcia non dobbiamo scendere sotto i 7.5 knt...peccato...rolliamo il gennaker e diamo motore...almeno c'è il sole e 5 o 6 delfini nuotano intorno ad Akira per un buon quarto d'ora offrendoci uno spettacolo da delfinario!

19.30 Arrivo a Santa Maria di Leuca, sosta per rifornimento gasolio, incontriamo un altro Shipman 50 anche esso diretto a Portorose.


Nella notte nel Canale di Otranto incrociamo numerose imbarcazioni mercantili, fortuna che abbiamo il radar, spesso le luci di via non sono riconoscibili!

Giovedi 16 Aprile 2009

Finalmente la perturbazione si è dissolta e ci godiamo un po di caldo e di sole ma significa anche zero vento...attraversiamo l'Adriatico a motore...una giornata di relax...quanta plastica alla deriva!!Alcune bottiglie hanno addirittura cozze e alghe da quanto tempo sono in mare!

Nel primo pomeriggio cominciamo ad avvistare delfini, un branco da 7 o 8 hanno saltato e nuotato a prua a più riprese fino a sera...uno spettacolo unico!

20.30 Al largo all'altezza di Dubrovnik, come comunicato da Navimeteo, cominciamo ad avere un po d'aria, dai 15 ai 18 knt da SE, spegniamo motore e apriamo il gennaker, Akira fila a 9 knt in planata fino a 12 knt.

Il meteo croato da l'avvertimento di colpi di vento fino a 40 knt da SW per l'Adriatico settentrionale e parte del centrale, noi siamo tra il meridionale e il centrale e non dovremmo preoccuparci troppo tuttavia la decisione del comandante è di rollare il gennaker e procedere randa e motore già che il vento è ruotato a SW e incrementa gradualmente. Ora ne abbiamo 20 - 25 di nodi.

21.30 scendo in cuccetta per riposare, la barca va in planata e la carena fischia sull'onda, fuori il vento è rapidamente salito a 30 knt poi fino a 38 knt! Troppo tardi per prendere i terzaroli...per farlo rotte due stecche.

Venerdi 17 Aprile 2009

"Potrebbe essere peggio! ...potrebbe piovere!"

In mattinata il vento scema e inizia a piovere!

9.43 superate le Incoronate siamo al traverso di Dugi Otok ha smesso di piovere ma ancora cielo grigio. andiamo randa e motore.

In tarda mattinata e nel pomeriggio zero vento e mare calmo si va a motore e si prende il sole.

16.00 Entriamo a Lussino facciamo dogana e una passeggiata per il paese, compriamo le Male Karte parte II dalle Incoronate al Montenegro, questa estate magari si arriva a Dubrovnik!

Ceniamo al molo della dogana e ripartiamo per Portorose così da arrivare con la luce.

Nella notte avvistiamo da diverse miglia di distanza delle luci molto intense all'altezza del faro di Porer che inizialmente scambiamo per il faro stesso e lo scoglio Galiola...ma in effetti i fari sono lampeggianti e queste luci non lo sono??! Inoltre sul radar non appaiono!?? Luci di via nemmeno a parlarne, hanno dei fari da stadio!Mah? che siano astronavi??! L'attenzione è altissima e la prima nave ci passa di poppa a una distanza minima...si tratta senz'altro di pescherecci...intenti a praticare un tipo di pesca non proprio legale?!?

Il resto della notte fila liscia.

Sabato 18 Aprile 2009

al mattino alle 6.00 mi gusto una bellissima alba su Cittanova dormo un'oretta e alle 8.30 siamo nella baia di Portorose.

martedì 7 aprile 2009

Sail Blogs

SailBlogs è un sito che raccoglie i blog di molti amanti della navigazione, dai velisti della domenica ai navigatori oceanici professionisti e non.
Foto, video e mappe dei viaggi delle loro avventure all'indirizzo http://www.sailblogs.com/

lunedì 6 aprile 2009

I Fresi hanno scuffiato!



Onitron I-Autoprestige con a bordo Vittorio e Piero Fresi, impegnati nel giro del mondo senza scalo sulla rotta dei Clipper, ha scuffiato il 5 Aprile e si è successivamente raddrizzato perdendo l'albero (dovrebbe essere rimasto in piedi solo un moncone) ed anche il rollbar sulla quale sono montate le antenne compresa quella del telefono satellitare.

Vittorio e Piero stanno bene, al momento la valutazione dei danni all'esterno non è completa perchè la scuffia è avvenuta di notte e le condizioni meteo non permettono ancora di stare fuori in sicurezza.
Al momento dell'incidente soffiavano sulla zona circa 50 nodi di vento da Sud Ovest.
Al momento la rotta di scarroccio è verso Nord Est. Una nave cisterna è in rotta verso di loro e il contatto è previsto per il 7 aprile ore 12 Utc.
I soccorsi sono coordinati dalla centrale operativa di Roma insieme con la Nuova Zelanda che è già riuscita a contattare Piero e Vittorio. Il soccorso è partito dalla Capitaneria di porto di Porto Torres.

Regata dei Cetacei : bene l'Este 40 di Miceli


L’Este 40 al debutto in regata d’altura non ha deluso le aspettative, 160 miglia in 22 ore con vento mai superiore ai 12 nodi.

La flotta di oltre 50 imbarcazioni è salpata il 3 aprile da Viareggio alle 16:00 le prime 6 barche hanno tagliato il traguardo alle 14:00 del giorno seguente.

Matteo entusiasta della prima prova lunga del suo Este 40 che non ha deluso le aspettative.
Ecco il suo commento:
Partiti con vento di prua verso il Tino, abbiamo bolinato guadagnando molto di angolo di bolina con i nostri rivali, più prua e più velocità rispetto al Pogo40 di Yann Delplace e rispetto alle barche piùgrandi, abbiamo lasciato dietro anche Antares, l’X40 della Marina Militare
Dopo il Tino, calato il vento, con il Code0 abbiamo mantenuto il passo e abbiamo avvicinato tutte le barche più grandi.
Doppiato la Giraglia di notte abbiamo poi rimontato tutte le barche più grandi di noi
Con pochissima aria abbiamo guadagnato passo e posizioni e all’arrivo ci è sfilato solo Kantankerous, un Cookson 50 e ci siamo lasciati dietro a pochi minuti tutti gli altri Shambala, Latini 52 Giacomo Picchi; Sagamore, S&S 80 Nicola Paoleschi; Rainbow, C&C 61 Rocca Gianfelice e Port de Golfe Juan, Pogo 40 di Delplace Yann.

Grandissima prestazione della barca e dell’equipaggio. Ottimo l’equipaggio, oltre Matteo tutti soddisfatti dal progettista Sito Aviles Ramos ovviamente imbarcato per il debutto, oltre a Serguei Chevtsov, Andrea Gancia, Giuliano Perego, Paolo Persi, Giulio Picciolini.

Ed ora ci si prepara per il consueto appuntamento della Roma per 2 al via il prossimo 19 aprile.